#13Novembre2022 IL BENE È LA FINE DEL MONDO (33ma Tempo Ordinario/C)

Ogni epoca che viviamo sembra descrivere la pagina di oggi. Scene tragiche, male e violenza diffusa, ci fanno sempre credere che la prossima la fine del mondo. Di essa non sappiamo quando, ma di certo la tragedia aumenta nella nostra storia sociale.
Vari passaggi che aprono a vari significati.
Un tempio distrutto, caduto in mille pezzi è immagine di una Chiesa/comunica che nella frenesia si è andata sempre più frammentando, divenuta debole. Oggi è il nostro essere chiesa nel mondo. Fragili, messi ai margini.
Falsi profeti che anziché portare la rivoluzione dell’amore e della speranza, anche lottare oer la giustizia, si perdono in letture di sciagura, non aperte minimamente alla speranza.
Eventi naturali catastrofici ci danno il senso di un mondo ormai arrabbiato che si ritorce contro l’uomo, una natura vendicatrice che ci allintana dalla vera riflessione sulle nostre scelte di male e bene.
I più vicini a noi ci volgeranno le spalle percje crederanno di farci del male, bloccarci, spronandoci a tornare a visioni di parte ed egoistiche.
Ma davanti a tutto questo con perseveranza salveremo la nostra vita. Quale vita? Quella spirituale e fisica. Se recuperi la tua serenità spirituale/intellettuale anche il tuo fisico starà bene, senza malesseri di nostalgia di bellezza.
Perseverare? Cioè?
Darsi delle regole, imporsi una tensione verso il Bene, essere orientati verso il Bene nonostante tutto.
Ogni epoca, nella lettura di tragedie, violenze, guerre, catastrofi, ci sembra la fine del mondo. Come vivere in questa tensione negativa? Con la perseveranza al Bene, essere severi con sé stessi verso il Bene. Ostinarsi a fare il Bene in ogni situazione avversa. Lottare per la giustizia nella speranza a piccoli passi. L’alternativa? Essere profeti di depressiva sciagura. Il bene è meraviglioso…è davvero la fine del mondo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,5-19
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».