#15Novembre2022 CRISTO ABITA IL TUO PECCATO (Martedì 33ma Tempo Ordinario)

Abbiamo meditato questo brano qualche domenica fa, ci ritorniamo cogliendo altri aspetti.

Zaccheo uomo di peccato, accusato da tutti di peccato. È pubblicano e ricco. Ricchezza fatta dal più grave dei peccati al tempo: estorcere tasse a nome dell’impero Romano.

Ma qualcosa si è mosso nel cuore di Zaccheo. Sale sull’albero per vedere Gesù, forse non solo la sua statura gli impedisce fisicamente di vederlo, ma forse si sente “basso dentro”, indegno per i suoi peccati di incontrare Gesù.

Colpo di scena, Gesù si ferma e lo nota lui. Lo chiama e dice di scendere. Poi per stupore di tutti entra e mangia, come se stessi con amici, a casa di Zaccheo.

Ed è così, Gesù è amico dei peccatori perché è venuto per i malati e non oer i sani. Tutti dobbiamo ammettere di essere malati di peccato ed Egli entrerà nella nostra casa. La casa è simbolo della vita intima, le cose personali.

Scendi da ciò che fa credere indegno di Cristo. Egli, come con Zaccheo, vuole sederti a tavola con il tuo peccato, nella tua casa, lì dove nascondi le cose più segrete ed indegne di te. Lasciati abitare, cercare, curare.

Lc 19,1-10

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto»

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