#28Novembre2022 – SI PRENDE CURA DI TE (Lunedì 1a Avvento)

Verrò e lo curerò, una certezza ed una speranza: Dio si prende cura di noi.

I giorni di Avvento iniziano con questa promessa di guarigione. Entra Gesù nella casa, profondo segno della nostra intimità, dove si vive una paralisi.

Quante paralisi viviamo noi, quante paralisi vive frutto delle ferite.

Abbiamo bisogno di chi cura le nostre ferite ma spesso per peso dei nostri limiti non ci sentiamo nemmeno degni di ricevere cure.

Quella frase che ripetiamo sempre a Messa ci liberi dal peso del non sentirci degni e all’altezza. Solo una parola deve dire Cristo e ci sarà salvezza. Allora quante ne abbia fatte, quanti bui e fallimenti collezionati. Ma la sua Parola può salvarci, cerchiamo?

Isaia è certo che il Signore verrà e porterà pulizie alle brutture. Che venga oggi in noi perché possa purificarci dove non crediamo poi di meritare.

Nella nostra casa, vita, sentiamo di essere fermi, paralizzati, incapaci di vedere futuro per il peso delle nostre brutture. Sentiamo forse nemmeno di meritare nuove bellezze. Eppure Cristo ti ama e vuole prendersi cura di te. Lasciamo germogliare.

Mt 8,5-11

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».

Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».

Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Is 4,2-6

In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d’Israele. Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.

Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera e contro la pioggia

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