#03Dicembre2022 VIVI IL TEMPO CON UN CUORE GRANDE (Sabato 1a di Avvento)

Gesù ha compassione della folla senza pastore. Che meraviglia! Quanta tenerezza e sicurezza, quanto conforto e comprensione ci trasmette questo. Noi folla, spesso persa e confusa nelle mille cose di ogni giorno abbiamo su di noi lo sguardo di Dio che ha compassione.
Che significa compassione? Da “cum patire”, cioè portare insieme, patire insieme. Dio porta con me la mia fatica, il mio smarrimento, non sono solo. Forse non me ne accorgo, forse voglio io guardare altrove aspettando chissà quali segni o interventi, ma Lui sta semplicemente portando con me il peso.
Cosa fa? Decide di chiamare a se dodici discepoli per aiutarlo a portare il peso della missione. Non sceglie degli alieni, sceglie comunque uomini, fragili uomini che vengono da quella stessa folla. Dio ci ama, Co guarda, ha tenerezza per noi, vuole condividere con noi il peso del tutto e vuole inviarci a condividere il peso con i fratelli. È la meravigliosa fraternità mondiale. Lui padre, noi fratelli, ciascuno inviato ad amare gli altri, ciascuno in un ruolo diverso.
Il tempo del mondo, il tempo dell’attesa, è spesso caratterizzato da dolori, eventi negativi. Cristo ha scelto uomini per portare l’amore, la speranza, il desiderio di attendere e costruire la Speranza. Ha scelto anche te per questo progetto. Forse siamo stati destinatari di altri che ci hanno stimolato. Facciamo silenzio, apriamo il cuore per accogliere e metterci a disposizione.
Mt 9,35-38 – 10,1.6-8
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Is 30,19-21.23-26
Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme,
tu non dovrai più piangere.
A un tuo grido di supplica [il Signore] ti farà grazia;
appena udrà, ti darà risposta.
Anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione
e l’acqua della tribolazione,
non si terrà più nascosto il tuo maestro;
i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te:
«Questa è la strada, percorretela»,
caso mai andiate a destra o a sinistra.
Allora egli concederà la pioggia per il seme
che avrai seminato nel terreno,
e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso;
in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che lavorano la terra
mangeranno biada saporita,
ventilata con la pala e con il vaglio.
Su ogni monte e su ogni colle elevato
scorreranno canali e torrenti d’acqua
nel giorno della grande strage,
quando cadranno le torri.
La luce della luna sarà come la luce del sole
e la luce del sole sarà sette volte di più,
come la luce di sette giorni,
quando il Signore curerà la piaga del suo popolo
e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.