#13Febbraio2023 PERDERE UNA SCELTA PER TROPPO SEGNI (Lunedì 6a Tempo Ordinario)

La vita vissuta come scelta di amore ci siamo detti ieri. Una scelta che va fatta una volta per tutte, ma va confermata quotidianamente in ogni scelta e sfida.
Noi scegliamo di essere cristiani, di amare, di vivere la meravigliosa sfida del Vangelo, ma, questo va reso concreto e vero ogni giorno quando facciamo le piccole scelte, va tradotto nelle relazioni e azioni quotidiane.
Attendono un segno da Gesu, per destare la loro fede, attivarsi nelle loro scelte. Eppure hanno Gesù davanti, l’essenza di Dio, l’essenza dell’amore.
Hanno un segno più grande di quello di Giona, non hanno un profeta mangiato da una balena e uscito dopo tre giorni, ma Crisgo figlio di Dio che ama il mondo, morirà per mano di uomo e risorgerà per potenza di Dio per dire che il male non ha mai l’ultima parola.
La prima lettura di oggi ci parla di Caino e Abele, il primo atto di violenza e non amore tra fratelli che la Bibbia ci racconta.
Scegliamo l’amore ogni giorno, in ogni sfida, relazione, azione, responsabilità. Abbiamo il segno più grande in Cristo che ci ama oltre ogni nostro indegno limite. Non attendiamo altri invano segni, stimoli, per coprire la nostra pigrizia e arroganza. Il rischio nel ritardare è quello di attivare dolore e violenza senza accorgercene.
Mc 8,11-13
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva