#14Febbraio2023 AMORE, LIBERTÀ, BUONE OPERE

Per tutti oggi è San Valentino, e ben venga vivere in questa giornata la tenerezza dell’amore. Ma la Chiesa oggi ci fa ricordare le meravigliose opere di due Patroni di Europa: Cirillo e Metodio.
Due missionari di cultura e cristianesimo. A loro si deve l’alfabeto cirillico, su cui tutte le lingue dell’Est Europa si fondano.
Ma essi sono anche costruttori di cultura, umanità in quelle terra, una cultura di unità e bellezza, oggi tanto svilita dalla guerra.
Hanno fatto meravigliose opere perché hanno scelto l’amore, lo hanno vissuto con libertà.
Il testo di oggi ci parla della scelta ed invio dei 72 discepoli. Alcune caratteristiche ci aiutano a capire.
Li manda a due a due, come Cirillo e Metodio, perché il cristianesimo e la sua cultura prima ancora di essere un insieme di idee, visioni, è vivere la fraternità perché ci si riconosce figli di Dio insieme. Se scegliamo l’amore dobbiamo vivere la fraternità.
Li manda come agnelli in mezzo ai lupi, perché essere cristiani, ieri ed oggi, è vivere da profeti che indicano la via rivoluzionaria dell’amore e della giustizia in un mondo da sempre individualista e violento che crea ingiustizie. Per fare questo occorre essere liberi. Chi sceglie l’amore è libero.
Per essere liberi occorre non cercare confort e certezze, ma cuore libero, senza vincoli con poteri o situazioni.
Le opere di Bene, la costruzione del Bene che diventa cultura, storia, società bella, può avvenire solo se mossa da cuori liberi, che hanno fatto la scelta dell’amore e non si svendono ad altre forze, senza compromessi. Come Cirillo e Metodio.
Lc 10,1-9
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa!. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: È vicino a voi il regno di Dio».