#16Febbraio2023 SCEGLIERE, PER CHI? – (Giovedì 6a Tempo Ordinario)

Una scelta di amore è il cristianesimo, da Domenica stiamo guardando vari aspetti di questa scelta. Ma c’è una domanda essenziale: per chi scelgo?
Il Cristianesimo non è un insieme di leggi, di buone azioni, di visioni morali per imporre uno stile. Il cristianesimo è una relazione fondamentale: vivo da amato, mi sento amato da Cristo, ho la mia relazione con Lui, sento avvolta la mia fragilità, per questo mi amo, mi miglioro, ed amo i fratelli intorno e cerco di migliorare la società.
Nella relazione occorre chiedersi chi è l’altro per me, che visione ho dell’altro, che importanza ha.
Questo chiede Gesù ai discepoli, con una domanda generica ma che ha di personale. La gente cosa dice, voi cosa dite, tu cosa dici.
Dalla risposta che diamo forse dipende la relazione con Dio, con noi stessi, con gli altri.
Il cristianesimo non è idee e buone azioni. È relazione, tutto dipende da qui. Chi è Cristo per te? Se è un’idea tutto intorno sarà lotta sterile per idee. Se è un giudice tutto sarà sguardo critico. Se è Padre e fratello, Dio vivente, tutto sarà amore e speranza.
Mc 8,27-33
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».