#17Febbraio2023 SCEGLIERE LO STILE DELLA CROCE (Venerdì 6a Tempo Ordinario)

La scelta dell’amore non è cosa semplice. Richiede una capacità di rinuncia.
Stiamo declinando in questa settimana vari aspetti di questa “scelta dell’amore”.
Quel “rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” non significa prendi la tua sofferenza, scopri qual’è il tuo pezzo di sofferenza nel mondo e portalo con pazienza, ma significa comprendi che vivere la vita secondo una scelta di amore è decidere di vivere secondo uno stile: quello della croce, dietro di Cristo, imparando a dominare il nostro ego.
Quanti danni fa il nostro ego? Egoismi, testardaggini, voglia di possesso, superbia, invidia.
Lo stile della Croce è l’esatto contrario, è lo stile di un Dio che pur essendo Dio, e poteva avere tutto per sé, averla vinta in ogni modo, decide di amare l’uomo e mettere l’uomo e la sua salvezza, il farla comprendere, al primo posto.
Prendere la Croce non è accettare il mio pezzetto di sofferenza nel mondo con pazienza, quasi con masochismo, ma è una scelta di amore, come Cristo. È imparare a guardare il mondo, gli altri, partendo dall’amore, dal dono, imparando a “rinnegare”, dominare, il nostro ego, che nulla ci porta. Egoismo, avidità, testardaggine, invidia, ci fanno sembrare forti ma ci ritroviamo alla fine solo con la povertà di noi stessi.
Mc 8,34 – 9,1
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».