#20Febbraio2023 IL MALE FA ROVINARE TUTTO (Lunedì 7a Tempo Ordinario)

La forza dell’amore che viene da Cristo, che abbiamo meditato nella letture della Domenica, sola può distruggere il male.
Un ragazzo posseduto dal male che spaccia tutto, diatrugge ogni cosa intorno a sé, fino a distruggere sé stesso, si getta tra acqua e fuoco.
Gesù che annuncia una possibile guarigione sé il padre del ragazzo manifesta fede e volontà.
La prima lettura di oggi ci dice che la cosa principale al mondo, l’unica capace di aiutarci a rileggere il senso delle cose, è la Sapienza di Dio. Cioè avere il sapore di Dio nelle cose, perché dalla Relazione con Lui ci lasciamo illuminare sapore da aggiungere alle cose.
Se non mettiamo il sapore di Dio, la Sua Sapienza, nelle cose che facciamo, spesso diventiamo schiavi dei meccanismi di male che distruggono tutto intorno a noi, fino a distruggere noi stessi. Ribaltare il male al bene è solo questione di fede e volontà: credere che in Dio posso cambiare e decidere di non lasciarmi distruggere.
Mc 9,14-29
In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».