
Gesù chiama dei pescatori di pesci per farli pescatori di uomini.
Mi ha sempre affascinato questa destinazione d’uso rispettosa dell’essere. Gesù non chiede di cambiare il nostro essere per lui, ma di renderlo migliore, alzarlo di livello. Da pesci a uomini.
Forse Gesù voleva al suo servizio proprio la pazienza di un pescatore, capace di scrutare lontano, unita al suo coraggio di andare in ciò che non si conosce, e la sua forza nel non fermarsi nella tempesta.
E tu? Cosa metti a disposizione di Cristo? Cosa può prendere di bello da te ed alzarlo di livello per la sua missione di amore?
Ecco il testo del Vangelo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 4,18-22.
E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini».
Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.
Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.
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