8Aprile2024 – ANNUNCI – (Annunciazione del Signore)

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La Speranza è una questione di “annuncio”.

Nella vita ci sono continui annunci, spesso inaspettati ein situazioni apparentemente inopportune.

Eppure arrivano e saperli cogliere mettendosi in discussione potrebbe cambiare la nostra storia e quella altrui.

Questo è successo a Maria quando accolse l’angelo. Una bella notizia per lei e il mondo.

Maria ha una vita abbastanza già “impostata”, un finale già scritto e forse non da lei (anzi forse anche mal digerito da lei). Dio arriva nella sua storia e la cambia. Quel suo si (certamente sofferto e non immediato) ha portato nuova speranza e salvezza nella sua vita e in quella di tutto il mondo.

Siamo nel periodo Pasquale, il periodo in cui celebriamo la Gioia e la Speranza. Esse sono annunci che vanno colti nella vita. Spesso proprio da luoghi, eventi, situazioni e persone che non penseremmo possono giungere occasioni ed annunci che dobbiamo saper leggere, cogliere, far nostri per farli fruttificare, vincendo iniziali paure.

Apriamo cuore e mente e non lasciamoci rubare la Speranza.

Lc 1,26-38
 
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Is 7,10-14; 8,10c

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».

Parola di Dio.


Eb 10,4-10

Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:

«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
per fare, o Dio, la tua volontà”».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.


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