
La Speranza è una questione di “annuncio”.
Nella vita ci sono continui annunci, spesso inaspettati ein situazioni apparentemente inopportune.
Eppure arrivano e saperli cogliere mettendosi in discussione potrebbe cambiare la nostra storia e quella altrui.
Questo è successo a Maria quando accolse l’angelo. Una bella notizia per lei e il mondo.
Maria ha una vita abbastanza già “impostata”, un finale già scritto e forse non da lei (anzi forse anche mal digerito da lei). Dio arriva nella sua storia e la cambia. Quel suo si (certamente sofferto e non immediato) ha portato nuova speranza e salvezza nella sua vita e in quella di tutto il mondo.
Siamo nel periodo Pasquale, il periodo in cui celebriamo la Gioia e la Speranza. Esse sono annunci che vanno colti nella vita. Spesso proprio da luoghi, eventi, situazioni e persone che non penseremmo possono giungere occasioni ed annunci che dobbiamo saper leggere, cogliere, far nostri per farli fruttificare, vincendo iniziali paure.
Apriamo cuore e mente e non lasciamoci rubare la Speranza.
Lc 1,26-38
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Is 7,10-14; 8,10c
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».
Parola di Dio.
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