
Non è (solo) un discorso moralistico sul divorzio e sulla relazione marito moglie, o sull’adulterio, quello che vuole fare Gesù. Il Cristianesimo non è la religione dei moralisti e delle regole da rispettare per dividere buoni da cattivi. Il Cristianesimo è la Religione del Dio che ama l’uomo, che ha condiviso la fatica della sua strada per insegnarli a leggere la vita con Sapienza, in fondo, dietro le righe, per scoprire il vero senso e gusto della vita.
Gesù sta chiedendo di non abituarsi al male. Per la durezza del vostro cuore è stato accettato il divorzio posty adulterio nella legge antica. Cosa significa? Ciò per un bisogno, perchè si commetteva e perchè magari alcuni per “necessità” di relazioni poco felici o combinate ricorrevano ad altre relazioni.
Alla base c’è una questione di scelte vere, profonde, maturate, che sanno di felicità e non di compromesso da fare.
Quante volte nelle cose che facciamo, anche nelle relazioni, ci abituiamo pur sapendo che sono negative, ma meglio in quel momento non possiamo desiderare o meritare.
Giacomo nella prima lettura dice “il vostro parlare sia si o no” non vie di mezzo mediocri, situazioni non chiare, questioni a metà ambigue.
ECCO LE LETTURE
Mc 10,1-12
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte.
Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore. Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.
Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra e non fate alcun altro giuramento. Ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna.
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