
Bellissima l’immagine della vite e dei tralci. La pianta necessita di essere unita sempre perchè la linfa vitale scorra in ogni pezzetto di se.
La nostra vita per portare vita davvero necessita di linfa. Spesso più che vivere tiriamo a sopravvivere, sempre aridi, scontenti, arrabbiati, frustrati.
Cristo ci vuole felici. Per questo vuole essere nostra linfa. A noi sta restare in Lui o no.
Restare in Lui significa interrogarci ogni giorno se ciò che facciamo, pensiamo, scegliamo e in linea con il Vangelo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Gal 2,19-20
Fratelli, mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio.
Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me.
E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.
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