6Agosto2024 – NECESSARIA LUCE – (Trasfigurazione del Signore)

E’ stupenda la festa delle Trasfigurare, cade silenziona nella calura estiva, passa quasi inosservata, eppure dice qualcosa di necessario e fantastico.

Gesù ( se si leggono i passi prima del Vangelo nei capitoli precedenti) aveva iniziato a parlare della Sua Passione, iniziavano a capire i discepoli che seguire Lui non era solo seguire il grande divo di turno, il maestro che incantava tutti, seguire Lui significava anche soffrire, entrare in contrasto con alcuni, fare scelte serie e radicali.

Sentiva il peso della cosa e forse cominciavano a sentirsi barcollare, nel buio. Un pò come noi in tanti momenti della vita.

Gesù li porta su un monte (inutile spiegare la simbologia del monte luogo di incontro con Dio e preghiera che credo sia nota a tutti).

Li da un vero anticipo di Resurrezione, si fa vedere nella sua luce. Ho sempre amato chiamare questo episodio come un “necessario pit stop” nella corsa dei discepoli.

Come se Gesù dicesse “ok vi aspettano cose dure, ma anche questo, vi do un anticipo della mia Resurrezione coraggio”.

Ed è quello che fa con noi nella preghiera, ci prende mano per mano e ci dice “coraggio, siete figli della Resurrezione”.

Gesù accompagna i suoi discepoli e spiega loro il senso delle cose conversando con Mose ed Elia. Un senso profondo: Cristo spiega le cose attingendo alla grande Sapienza.

Si, nella preghiera questo possiamo fare: ritrovare la luce nei momenti di nostro buio perchè nella Parola di Dio ritroviamo il senso di alcune cose, non sempre logiche, ma che vanno un senso, le conduciamo con Dio verso un senso, che ci fa essere uniti a Lui nella costruzione del Regno dell’Amore.

Mc 9,2-10

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Dn 7,9-10.13-14

Io continuavo a guardare,
quand’ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.
Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.

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