3Ottobre2024 – PORTATORE DI BELLEZZA (Giovedì 26ma Tempo Ordinario pari)

C’è un chiaro stile con cui essere discepoli e tutti lo siamo se vogliamo esserlo, questa missione può essere di tutti.

È una stile che parte da consapevolezze, decisioni e stupore.

La consapevolezza di essere portatori di una cosa più grande di sé che ti avvolge e riempie, illumina e trasforma. La bellezza di Dio. Non si sta portando sé stessi e o una bella idea. Questo libera da orgogli, prese di posizioni personali.

La decisione di tagliare ogni cosa che non è in accordo con questa bellezza. Non ci sono tornaconti dal portare questa bellezza, non possono esserci compromessi personali poiché è il dono che genera questa bellezza.

Lo stupore di riconoscere e ammettere che questa bellezza non può essere maltrattata, noi non possiamo essere maltrattati e quindi saper prendere distanze con libertà dai luoghi in cui essa non è accolta per poi magari con pazienza investire ancora e diversamente.

Senza cedere a orgogli personali.

Lc 10,1-12

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

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