
Nei giorni scorsi abbiamo parlato di recuperare un cristianesimo che sia capacità di portare nel mondo Cristo Speranza e Amore.
Abbiamo parlato di capacità di valorizzare noi stessi.
Domenica scorsa il Vangelo riportava il richiamo di Gesù ai discepoli “tra voi però non sia cosi”
Dobbiamo rivalorizzare anche il nostro potenziale di essere cristiani.
Spesso crediamo di non essere capiti come cristiani dalle persone a noi più care e vicine perchè non capiscono il perchè andiamo a messa o il perchè partecipiamo ad alcuni incontri e spesso diventano anche motivo di litigio verso altri.
Non è proprio il massimo litigare per far capire che per me è importante andare a Messa.
E se la discussione dovesse essere sul fatto che non capiscono perchè sappiamo amare cosi tanto, o perchè siamo capaci di perdonare cosi tanto, o perchè restano stupiti dalla nostra capacità di fare opere verso altri e interessarci di ingiustizie e debolezze intorno a noi?
Questo è il fuoco che dobbiamo portare e che ci porterà ad essere diversi e divisi da altri.
Lc 12,49-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
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