25Novembre2024 DONO E CONDIVISIONE (Lunedì 34ma Tempo Ordinario pari)

Cristo Re è un Re di un Regno che non è di questo mondo. Un regno capace di condividere, un Re che dona anziché prendere.

Questo tutti possiamo farlo. Non è questione di ricchezze ma di mentalità e di cuore.

Essere aperti all’altro…cosa doni poi viene naturale, fosse anche un semplice sorriso.

Così si diventa Santi, così si fa parte di quella schiera di cui parla l’Apocalisse.

Coloro che hanno lottato contro il male, contro Colui che divide ed è contro il dono.

Lc 21,1-4

In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Ap 14,1-34b-5

Io, Giovanni, vidi: ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.
Essi sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.

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