09Marzo2025 – PASSO N. 5 NEL DESERTO – (Prima Domenica di Quaresima/C) – Audio

La tentazione non è per tutti, solo per chi decide di mettersi in cammino sul serio. Se percepisci che alcune cose sono per te una tentazione, ti mettono in crisi, accendono in un qualche modo una domanda nella tua coscienza…bene allora sei sulla strada giusta!

Il problema non è essere tentanti, ma essere in grado di vivere questa “benedizione” (si lo è la tentazione se vista nell’ottica di Gesù) in una occasione di crescita, di riflessione su se stessi, di rigenerazione.

Proviamo a cercare nelle tentazioni di Gesù delle domande a noi utili a questo processo

1️⃣​Ti definisci più capriccioso/a oppure capace di stabilire priorità che regolino il tuo rapporto con te stesso e con gli altri?

2️⃣​ Nei ruoli affettivi e sociali che vivi come ti poni? Come uno che domina, che vuole avere sempre ragione, che utilizza il suo ruolo per sminuire gli altri? Oppure ti poni in atteggiamento di amore, servizio, capace di valorizzare gli altri, valorizzarsi a vicenda?

3️⃣​ Quanto ritieni sia importante il confrontarsi con gli altri, ascoltare altri punti di vista sulle cose? Quanto valore dai al confronto con Dio, la Parola, una possibile guida spirituale? Oppure credi di bastare a te stesso/a?

Ascolta qui audio di approfondimento su quanto scritto sopra

LETTURE DELLA DOMENICA

Lc 4,1-13
 
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Dt 26,4-10
 
Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani
e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Araméo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

Rm 10,8-13
 
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

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