
E’ stupenda l’immagine di una porta a forma di cuore a cui bussare, è il cuore di Dio a cui noi uomini continuamente bussiamo con la nostra preghiera.
Spesso confondiamo la preghiera con “le preghiere”, parole, riti, formule da dire.
Altre volte la nostra preghiera è fatta di richieste (cose futili o serie da portare a termine).
Altre volte è fatta di pianto e rabbia verso Cristo.
Tutto è preghiera, poichè venga da un cuore sincero, vero, schietto, anche arrabbiato.
Non mi accusino di blasfemia, ma forse anche dire le parolacce a Dio perchè non ci ha ascoltati in un momento di rabbia e silenzio personale, è preghiera. E’ come un figlio che si arrabbia col padre, ma lo ama sempre e comunque.
Che la nostra preghiera però assuma sempre più la forma del dialogo, del portare a Dio i nostri bisogni, desideri.
Dio li conosce già, serve a noi in realtà a mettere ordine nel cuore. E’ la potenza della meditazione.
QUI LETTURE DEL GIORNO
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Dal libro di Ester
Est 4,17n.p-r.aa-bb.gg-hh (NV) [gr. 4,17ka.ke.l.s]
In quei giorni, la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un’angoscia mortale. Si prostrò a terra con le sue ancelle da mattina a sera e disse: «Tu sei benedetto, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all’infuori di te, o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta.
Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all’ultimo tutti coloro che compiono la tua volontà. Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all’infuori di te.
Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui. Volgi il suo cuore all’odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono d’accordo con lui. Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza».
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