
La vera preghiera cristiana richiede un’operazione grandissima di coraggio: riconoscersi figli, quindi non infinti e onnipotenti, riconoscersi fratelli, quindi accanto, uguali, non superiori.
In queste due prospettive apre poi una domanda di coscienza: cosa davvero richiedi di importante per la tua felicità, quella degli altri e del mondo?
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