Ci sono fallimenti che alcune volte davvero non mandiamo giù, perchè ci feriscono nell’orgoglio di ciò che siamo, sappiamo fare e nell’impegno utilizzato.

Il Risorto ci indica vie nuove, alternative nuove, spesso rivedendo in ottica diversa la solita routine.

Cristo ci ama, sempre, anche nei piccoli passi che facciamo!

Ascolta qui, attraverso il video, l’audio riflessione completa alle letture del giorno

Continua a leggere “04Maggio2025 – SIAMO OLTRE I NOSTRI FALLIMENTI (3a Domenica di Pasqua/C) – Audio riflessione”

Ascolta qui di seguito il video completo della riflessione per questa Domenica.

Continua a leggere “27Aprile2025 SACRO E NECESSARIO DUBBIO (II Domenica di Pasqua/C) – Audio”

Sia Pasqua su ogni macigno che blocca il tuo cuore e che merita di essere distrutto e infranto.

Rompere i macigni non è risolvere i problemi ad essi collegati, ma decidere di aprire una strada nuova

con cui affrontarli.

Se da credenti, guidati da Cristo!

Se non credenti, guidati dalla Speranza!

Ascolta qui dal video l’audio di approfondimento completo

Continua a leggere “20Aprile2025 – ROMPI I TUOI MACIGNI – (Pasqua 2025) Audio”

Ultimo giorno di questo percorso quaresimale insieme, 46 passi nel deserto dal Mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo. Spero siano stati utili, un percorso alla scoperta di Dio che ci illumina a rileggere, riscoprire, riprogrammare la nostra fragile e meravigliosa umanità.

Oggi è il giorno del riposo e del silenzio.

Siamo figli di una società con “l’ansia da prestazione”, della frenesia, sentiamo sempre la necessità di fare qualcosa, di esser al top con cose da fare, pensare, programmare.

Ci prende l’ansia, l’inquietudine. Il silenzio ci spaventa quasi, ci crea disagio e sofferenza.

Eppure Dio insegna questo oggi. Ci sono momenti nella vita in cui non si può far altro che fare silenzio.

Davanti a ferite e mali subiti a cui non si può riparare e altro non possiamo fare che interiorizzare e liberare il cuore da rabbia e dolore.

Davanti ad errori che noi abbiamo commesso e non possiamo al momento fare nulla per riparare altro non possiamo fare che pentirci in silenzio.

Davanti a passi che vorremmo fare ma di cui non abbiamo ancora coraggio altro non possiamo fare che continuare in silenzio a sentire il dolore di ciò che chiedere il coraggio di risorgere.

Davanti a qualcuno a cui vogliamo bene e che forse sta vivendo un momento negativo e non possiamo fare nulla, il silenzio è la presenza è tutto.

Dio tace, è fermo, apparentemente spiazzato ed inerme, ma è l’attesa della Resurrezione.

Che sia oggi un giorno in cui riscopriamo la bellezza del silenzio, che è forma di amore, e in questo silenzio consegniamo a Dio tutti i macigni che vorremmo che Lui rompesse, spaccasse, per aprire i nostri sepolcri e portare Resurrezione.

Chiamiamoli per nome, sarà già un inizio di Resurrezione.

Ascolta qui audio approfondimento di riflessione alla giornata di oggi

Siamo abituati a pensare all’amore con cose eclatanti, piene di emozioni. Lo associamo alla felicità ed è giusto, perché amati e amando siamo soddisfatti.
Ma l’amore crea anche ferite, distacchi, rinunce. Spesso per amore si deve perdere un pezzo di se, spesso di nasconde in cose sfigurate. Come il volto di Cristo, un Dio che per amore non sembrava neanche più uomo.
Che sia oggi il giorno in cui riscopriamo la possibilità di amare e il senso vero dell’amore nelle cose meno eclatanti, meno appariscenti, meno soddisfacenti, ma più piccoli, che portano coraggio e rinunce.
Che sia oggi il giorno in cui ogni nostra ferita sia riempita di dignità dalle ferite di Cristo che ci ama.
Che sia oggi il giorno in cui riprendere il coraggio di amare anche lì dove nulla merita amore

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Continua a leggere “18Aprile2025 – SENZA FORMA (Passo n. 45 – Venerdi Santo) – Audio”

Come dicevamo Domenica, ad inizio Settimana Santa, siano questi dei giorni in cui rileggere e ridimensionare la nostra vita.

Al centro del Giovedì Santo c’è il concetto del “dono”, inteso come Amore totale capace di donarsi.

Gesù compie due gesti separati ma uniti dallo stesso senso, uno a completamento dell’altro: spezzare il pane e lavare i piedi.

Si fa presenza per sempre e insegna come si ama davvero. E’ il Suo testamento si potrebbe dire, ciò che ci lascia in suo ricordo dicendo di continuare a fare cosi, generare azioni cosi simili.

Noi spesso, affetti da grande megalomania, siamo più portati a chiederci cosa non ci hanno dato gli altri nelle cose, accusare di torti ricevuti e cercare le nostre ragioni. Imitando Cristo dovremmo chiederci oggi noi cosa lasciamo agli altri. Gesù ci ha donato se stesso con quei due simboli, noi cosa lasciamo agli altri di noi? Per cosa potranno ricordarci? Le persone che incontriamo nella nostra vita cosa dicono di aver potuto prendere da noi?

Questo ci deve far riflettere, con profonda onestà sulla capacità di donare, amare, metterci al servizio che abbiamo.

Ascolta qui riflessione di approfondimento audio

Continua a leggere “17Aprile2025 – COSA LASCI? – Passo n. 44 Giovedi Santo (Audio)”

Essere discepoli di Cristo e missionari del Vangelo non è per perfettini, superbi, arroganti e maestrini giudicanti. Questi farebbero solo grandi danni di frustrazione a se stessi e agli altri.
Essere discepoli è per chi si riconosce peccatore e fragile e vuole scommettere e riprovarci ogni giorno chiedendosi così riparare le proprie crepe e quelle altrui con la parola di Dio…consapevole che tutto si romperà ancora e andrà ancora riparato. Così Pietro, peccatore e fragile tra alti e bassi è diventato pescatore di uomini.

Ascolta qui audio approfondimento completo

LETTERE DELLA DOMENICA

Lc 5,1-11

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Is 6,1-2a.3-8

Nell’anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. Proclamavano l’uno all’altro, dicendo:
«Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la terra è piena della sua gloria».
Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
«Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua colpa
e il tuo peccato è espiato».
Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».

1Cor 15,1-11

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

Continua a leggere “26Gennaio2025 – PAROLE CON O SENZA SENSO – (Terza Domenica del Tempo Ordinario/C) – Audio”

06Gennaio2025 – DA UOMINI DELLE RISPOSTE A UOMINI DELLA DOMANDA – (Epifania del Signore) – Audio

rano uomini abituati a cercare per dare risposte agli altri, sapienti cercati.

Sono diventati uomini in cerca di se stessi e di risposte da altri, da Dio.

Hanno capito la distinzione tra Bene e male e hanno avuto il coraggio di cambiare strada, darsi nuovi obiettivi.

Poniti ora tre obiettivi, tre strade nuove, tre atteggiamenti nuovi, per riprendere dopo questo Natale.

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05Gennaio2025 – DIO PONE LA SUA TENDA IN MEZZO ALLA TUA VITA – (II Domenica dopo il Natale) – Audio

Cosa cerchiamo noi nei momenti di smarrimento, bui e tristi? Spesso cerchiamo risposte che in realtà non arrivano.

Cristo con in Natale è diventato Sapienza di Dio, sapore di Dio, che cammina accanto a noi.

Di questo abbiamo bisogno. Non tanto di risposte, ma di senso, sapore, sapienza con cui affrontare le cose, con uno sguardo diverso.

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