
Ultimo giorno di questo percorso quaresimale insieme, 46 passi nel deserto dal Mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo. Spero siano stati utili, un percorso alla scoperta di Dio che ci illumina a rileggere, riscoprire, riprogrammare la nostra fragile e meravigliosa umanità.
Oggi è il giorno del riposo e del silenzio.
Siamo figli di una società con “l’ansia da prestazione”, della frenesia, sentiamo sempre la necessità di fare qualcosa, di esser al top con cose da fare, pensare, programmare.
Ci prende l’ansia, l’inquietudine. Il silenzio ci spaventa quasi, ci crea disagio e sofferenza.
Eppure Dio insegna questo oggi. Ci sono momenti nella vita in cui non si può far altro che fare silenzio.
Davanti a ferite e mali subiti a cui non si può riparare e altro non possiamo fare che interiorizzare e liberare il cuore da rabbia e dolore.
Davanti ad errori che noi abbiamo commesso e non possiamo al momento fare nulla per riparare altro non possiamo fare che pentirci in silenzio.
Davanti a passi che vorremmo fare ma di cui non abbiamo ancora coraggio altro non possiamo fare che continuare in silenzio a sentire il dolore di ciò che chiedere il coraggio di risorgere.
Davanti a qualcuno a cui vogliamo bene e che forse sta vivendo un momento negativo e non possiamo fare nulla, il silenzio è la presenza è tutto.
Dio tace, è fermo, apparentemente spiazzato ed inerme, ma è l’attesa della Resurrezione.
Che sia oggi un giorno in cui riscopriamo la bellezza del silenzio, che è forma di amore, e in questo silenzio consegniamo a Dio tutti i macigni che vorremmo che Lui rompesse, spaccasse, per aprire i nostri sepolcri e portare Resurrezione.
Chiamiamoli per nome, sarà già un inizio di Resurrezione.
Ascolta qui audio approfondimento di riflessione alla giornata di oggi








