E’ possibile trovare qui un audio (12 minuti) in cui spiego il senso liturgico, spirituale ed esistenziale della Veglia Pasquale, momento per momento. Un modo per prepararci con maggiore consapevolezza.
La vita e la fede sono un continuo cammino. L’immagine del cammino, del viaggio mi piace molto.
Per lavoro mi ritrovo settimanalmente a fare molti Km in viaggio, quindi ho deciso di riempire questo tempo chiacchierando tra me e me su alcune domande, alcuni temi.
Chi mi suggeriva questi temi? Voi, con le vostre domande, i vostri dubbi su vita e fede, vita e Sacra Scrittura.
Durante il viaggio registrerò le risposta facendo una chiacchierata ad alta voce.
Potete inviare le domande con il modulo che segue ogni settimana dal Mercoledì alla Domenica.
Video commento al Vangelo di Domenica 19 Luglio 2020 – XVI Domenica del Tempo Ordinario (anno A) – Testo Matteo 13, 24-43
Il Vangelo ci apre a comprendere tre cose fondamentali
Chi è Dio e come opera davanti al male
Che il male esiste e che coesiste insieme col bene e noi possiamo vincere il male senza agitazione
Lo stile con cui vincere il male.
Qui il testo del Vangelo
Mt 13,24-43
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?. Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo!. E i servi gli dissero: Vuoi che andiamo a raccoglierla?. No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio». Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».