#05Aprile2019 “CUORIOSITA’ O VOGLIA DI CONOSCERE” (Venerdì 4a di Quaresima)
A cura del prof Massimiliano Arena
Nella Bibbia il termine conoscenza significa qualcosa di profondo, non è sapere qualcosa di qualcuno ma è entrare in relazione profonda, intima, in scambio di qualcosa. Maria dirà all’angelo “non conosco uomo” per dire che non ha avuto alcun rapporto intimo per generare un figlio.
Gesù ribadisce che lui conosce il padre e chi conosce lui quindi conosce il padre.
Conosce il Padre perché ha con lui una relazione profonda. E noi avendo una relazione profonda con Cristo saremo in contatto profondo con Dio e di conseguenza con noi stessi perché saremo in contatto con chi ci ha creati e ci svela la verità di noi stessi.
Noi molto spesso ci approcciamo a Gesù per curiosità, perché ci attira qualcosa di Lui o della comunità, ma spesso senza scendere (o salire) ad una conoscenza più profonda.
Cosa significa? Entrare in relazione, intima, nelle mie scelte, nei miei pensieri, confrontare il Vangelo nella mia vita con ogni scelta che devo fare, quasi a chiedermi “tu cosa avresti fatto Gesù?” e di conseguenza capire cosa fare.
Conoscere Gesù così, oltre curiosità, ci fa conoscere meglio noi stessi, ma anche gli altri perché nascera’ dal nostro cuore un amore profondo agli altri.
Ecco il testo del Vangelo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 7,1-2.10.25-30.
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne;
Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto.
Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere?
Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo?
Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete.
Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora.