#17Genmaio2023 LA REGOLA DELL’AMORE (Martedì 2a Tempo Ordinario)

Un’altra disputa tra le abitudini dei discepoli di Cristo e le usanze di altri gruppi, in questo caso ebrei generici, scribi o farisei.
Avevano fame ed hanno mangiato le spighe dei campi. Nulla di male, ma era sabato giorno sacro del riposo.
Allora cedere alla necessità di mangiare o rispettare la regola religiosa?
Ripescato Davide che pur di sfamare usa le offerte del tempio date a Dio.
Cosa è più importante? Un osservanza religiosa di abitudini e tradizioni oppure la legge dell’amore di un Dio che ha a cuore, al centro l’uomo?
Non è distruggere le usanze religiose ma usare intelligenza e cuore.
Se incontri Cristo nella tua vita deve valere solo la regola dell’amore, che mette al centro l’altro come Dio mette al centro te. Nessuna tradizione o usanza, abitudine o stile, religioso o culturale che sia può essere superiore al bene o alla necessità di un fratello.
Mc 2,23-28 In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: « Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni?». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato»