#4Febbraio2019 “ETERNA SFIDA:BENE E MALE” (Lunedì 4a #TempoOrdinario)

A cura del prof. Massimiliano Arena

Non è solo una questione cinematografica, o di concezioni da libri, é una lotta che viviamo nella concretezza quotidiana.

La nostra vita si gioca tra il bene e il male dove in mezzo ci sono la nostra capacità di resistere, lottare e la nostra capacità di scegliere.

Gesù cammina diffondendo il bene ed il male si sente infastidito da lui, é l’uomo indemoniato ad andare incontro e dirgli “sei venuto a tormentarmi?”. Si, è questa la nostra certezza e sicurezza: il male ha paura di Gesù, sa che il Bene è il suo tormento.

Possiamo noi “tormentare”, distruggere il male che siamo chiamati a vedere, subire, lottare ogni giorno con Cristo, che non passa come un mago, ma passa nella nostra volontà, nelle nostre scelte che resisteranno al male perché ispirate a ciò che Cristo ci ha insegnato.

Che bel miracolo: Cristo ha bisogno della nostra libertà, della nostra responsabilità, della nostra capacità di scelta per vincere il male.

Viviamo questa missione.

Ecco il testo del Vangelo

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 5,1-20.

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.
Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.
Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene,
perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.
Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi,
e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest’uomo!».
E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti».
E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.
Ora c’era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.
E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».
Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l’altro nel mare.
I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
Giunti che furono da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci.
Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui.
Non glielo permise, ma gli disse: «Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato».
Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meraviglia

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: