#21Gennaio2021 LA PREGHIERA E’ LA TUA GUARIGIONE

a cura di Massimiliano Arena
Non è proprio direttamente di preghiera che parla il Vangelo di oggi, ma ci vedo sullo sfondo un interessante riferimento per parlare della preghiera come percorso di guarigione.
Al centro del testo troviamo Gesù che insegna, in un’immagine abbastanza bella e profonda, come Colui che si discosta da terra, in alto, per farsi vedere e ascoltare, su una barca, quasi ad invitare con i suoi insegnamenti a prendere ancora il largo.
Poi la narrazione di tanti guariti. Gesù cammina, insegna, guarisce i cuori di chi entra in contatto, in relazione con Lui.
Infine l’incontro con gli spiriti impuri, lo vedono e dicono “Tu sei il FIglio di Dio”. Mi sembra di leggere dietro quel testo di qualche giorno fa in cui i demoni ammettono che Gesù è venuto a rovinarli, riconoscono la sua potenza.
Questa espressione detta dagli spiriti impuri è un riconoscimento vero e profondo ed ha il gusto della preghiera, dell’incontro. Gli spiriti incontrando Cristo lo riconoscono come Figlio di Dio, ne fanno quasi una preghiera, una professione di fede.
Per questo mi viene di parlare di preghiera che è entrare in relazione con Cristo, ammettere la Sua Signoria nella mia vita, ammettere che Lui è tanto uomo quanto Dio e può, nel dialogo, trasformare la mia umanità e riempirla di divinità, di infinito.
Incontro, preghiera, ammissione della Signoria di Dio è ammettere che io uomo non sono onnipotente e che le mie povertà non sono chiuse ad un nuovo cammino.
Sono i due passaggi fondamentali per cambiare: non sentirti perfetti e sentire di meritare il cambiamento.
Riconosci la Signoria di Dio nella tua vita, ammetti di non credere più nella tua onnipotenza e lascia spazio alla novità. Egli può guarirti dentro se ammetti che non sei tu il salvatore di te stesso e che puoi meritare ancora cose nuove oltre i tuoi errori.
Ecco il testo del Vangelo
Mc 3,7-12
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.