#01Dicembre2020 “SVEGLIARSI E’ AVERE ATTENZIONE PER LE PICCOLE COSE” (Martedì 1a di Avvento)

A cura di Massimiliano Arena
Ecco il video commento dalla rubrica serale #ApriIlFuocoDelVangelo
Gesù eleva lode a Dio, il suo cuore scoppia di gioia e vuole rendere gloria al Padre che lo ha inviato.
E’ gioioso perchè si accorge che sono proprio i più semplici a seguire e comprendere il suo messaggio, ad accogliere una nuova visione di Sapienza della Vita che viene dal Vangelo. A differenza dei potenti, dei sapienti, dei dotti.
Non saranno oggi i tuttologi a salvare il mondo, i mega esperti che il mondo web/digitale ha amplificato che vogliono pontificare in ogni modo.
A salvare il mondo saranno i semplici, gli uomini, coloro che sanno guardare oltre, dentro le cose, leggerle con sapienza ed intelligenza. Anche dentro le cose più piccole.
L’aspetto dello svegliarsi di oggi è allora la capacità di saper dare importanza alle piccole cose, tutte, senza dare nulla per scontato, leggere tutto con intelligenza ed umiltà per cogliere la bellezza della vita e la Sapienza della vita in ogni cosa.
Nella Prima Lettura di Isaia si parla di una profezia, una visione di un mondo totalmente nuovo che colui che nascerà (Cristo) porterà. Un ordine nuovo delle cose, una nuova Sapienza. Ma chi sarà a fare tutto questo? Lui, il semplice, piccolo e delicato germoglio di Iesse che si mosterà in un piccolo, tenero e fragile bambino.
Ecco le letture del giorno
Lc 10,21-24
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Is 11,1-10
In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.