#14Maggio2023 – VERITA’ E SPERANZA – (6a Domenica di Pasqua/A)
Pubblicato il 14 Maggio 2023 Lascia un commento

Tra fatiche, dolori e ferite della vita spesso ci condanniamo a sopravvivere tra false verità e maschere. Questo dà falsa gioia e prospettive, ci annulla e distrugge. CRISTO ci dona lo SPIRITO, nostro AVVOCATO. In dialogo con Lui, ci interroghiamo, facciamo chiarezza in noi, come piccola luce giunge la VERITA’. Occorre silenzio e coraggio per accoglierla, Ma solo così, anche dolorosamente, costruiremo vera SPERANZA.
Continua a leggere#07Maggio2023 – NELLA SUA VIA – (5a Domenica di Pasqua/A)
Pubblicato il 7 Maggio 2023 Lascia un commento

E se il Vangelo diventasse il metro di misura con cui giudicare, scegliere, impostare ogni nostra umana questione? Forse cammineremmo su una VIA che ci apre alla VERITA’, forse dolorosa ma che fà chiarezza, per costruire una VITA bella, piena, capace di resistere ai turbamenti.
Continua a leggere#30Aprile2023 – LA PORTA (4a Domenica del Tempo Ordinario/A)
Pubblicato il 30 aprile 2023 Lascia un commento

Ci sono “ladri” che entrano nella nostra “porta” per pretendere da noi e rubarci ogni dignità, confondendoci, illudendoci, per farci perdere la nostra vera bellezza. Gesù, che si propone senza pretendere, vuole essere difendere la porta della nostra dignità ed essere Lui stesso la porta verso la felicità, senza illusioni e con Verità.
Continua a leggere#27Aprile2023 RINFORZATI DALL’AMORE (Giovedì 3a di Pasqua)
Pubblicato il 26 aprile 2023 Lascia un commento

Quando ci si sente amati e si ama si ha la forza di ogni cosa, tutto appare possibile, meno faticoso. Quale gesto di Amore esiste più della Croce, seguita dalla Resurrezione? Un Dio che muore, per ridare vita. Per questo Gesù è pane vivo, che dà forza e vita. Solo se ci sentiamo in questo amore e lo facciamo sentire possiamo produrre vite nuove e belle. Se il cristianesimo non è in questa dimensione di amore fa solo danni
Continua a leggere#24Aprile2023 FEDE PRODUTTIVA (Lunedì 3a di Pasqua)
Pubblicato il 24 aprile 2023 Lascia un commento

Ci siamo mai chiesti cosa produce la nostra fede? Divisioni con altri perché crediamo di essere i buoni ed altri i cattivi? Agitazione per non aver trovato quella realizzazione che volevo ma ormai siamo abituati? Oppure inquieta ricerca di bellezza che si traduce in fraternità da costruire, gioia da diffondere? Forse “crediamo” male, o meglio cerchiamo male.
Continua a leggere#23Aprile2023 – LA STRADA – (3a Domenica di Pasqua/A)
Pubblicato il 23 aprile 2023 Lascia un commento

Sulla strada della nostra vita, singola, di Chiesa, di Società. quando vogliamo scappare dalla nostra realtà, dalle nostre paure, Cristo è lì. Si mette accanto e ci rispiega il senso del tutto. A noi sta accettare e ammettere che può esserci un senso diverso da quello che vediamo. Allora sarà stupore.
Continua a leggere#22Aprile2023 – CRISTO CAMMINA SULLE NOSTRE PAURE PER ABITARLE – (Sabato 2a di Pasqua)
Pubblicato il 22 aprile 2023 Lascia un commento

Spesso combattiamo con le nostre paure finendo distrutti. Se non inseriamo un punto di vista di svolta, speranza, forza, nelle nostre paure, su cui rialzare/ribaltare il tutto, saremo sempre perdenti. Il mare, specialmente in tempesta, era un elemento di paura. Cristo cammina sulle acque, cammina sulle nostre paure, per indicarci vie di visioni differenti, non da soli.
Continua a leggere#21Aprile2023 – LASCIATI MOLTIPLICARE – (Venerdì 2a di Pasqua)
Pubblicato il 21 aprile 2023 Lascia un commento

Ci sono momenti tristi e frustranti in cui sentiamo che ciò che siamo e abbiamo è inadeguato a ciò che dobbiamo fare. Lasciamoci moltiplicare da Cristo. Non lasciamoci bloccare da paure. Mettiamo a disposizione il “poco” che abbiamo con sincerità e disponibilità perchè Egli possa moltiplicarlo. Lui si è fatto “Eucaristica” moltiplicando al massimo il Suo Amore.
Continua a leggere#20Aprile2023 DALL’ALTO (Giovedì 2a di Pasqua)
Pubblicato il 19 aprile 2023 Lascia un commento

Ogni tanto avremmo bisogno di guardarci dall’alto, guardare la nostra vita dall’alto, con uno sguardo un pó più staccato, libero, meno giustificante, e darci un parere su ciò che facciamo (o combiniamo). In Dio potremmo, se volessimo, avere questo sguardo dall’alto.
È il senso di quest’altra parte del discorso con Nicodemo. Dio è dall’alto. Non è questione geografica, ma di altezza di meraviglia, di bellezza, di prospettiva sulla limitata visione umana. Quanti guai facciamo ed autogiustifichiamo? Se ci guardassimo così come guardiamo gli altri avremmo tanto da rimproverarci.
Cercare le cose di Dio. Guardare dall’alto. Nella relazione con Lui possiamo affinare questo sguardo obiettivo che ci aiuta a fare meglio.
Gv 3,31-36
Chi viene dall’alto, è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
At 5,27-33
In quei giorni, [il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
All’udire queste cose essi si infuriarono e volevano metterli a morte.
#19Aprile2023 – NULLA E NESSUNO PUO’ BLOCCARE LA SALVEZZA (Mercoledì 2a di Pasqua)
Pubblicato il 18 aprile 2023 Lascia un commento

Nessuno può bloccare a noi, o noi possiamo bloccare ad altri, il processo di salvezza. Spesso ci succede di farlo per invidia, per perfezionismo. Crediamo sempre di essere migliori di altri da bloccare e valorizzare il cambiamento altrui. L’Amore di DIo è più grande di ogni nostra limitata visione. Lasciamolo agire!
Dio ha tanto amato il mondo da mandare il Suo Figlio – dice Gesù a Nicodemo. Un amore cosi grande da sacrificare tutto per noi uomini. Dio accetta di farsi uomo (che abbassamento di dignità) e uomo che si fa uccidere dagli uomini che doveva salvare (che oltraggio). Si, Dio ama cosi, totalmente, senza sconti e barriere, perchè vuole salvarci. Chi siamo noi per limitare, porre paletti, dettare la salvezza ad altri? Valorizziamoci, tutti!
Pensavano i Romani di limitare gli Apostoli con delle sbarre. Nulla ferma l’amore di Dio. Non creiamo sbarre all’amore di Dio.
Gv 3,16-21 In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
At 5,17-26 In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica.
Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita». Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d’Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno».
Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo».
Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.
Parola di Dio.