“QUANDO VUOI ESSERE FUOCO ED ALTRI NON TI COMPRENDONO” – Lc 12,49-57 -(2oma Temp. Ord./C)

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Gesù vuole il fuoco dell’Amore sulla terra. Quell’Amore capace di farci tutti umili fratelli verso gli altri, fratelli capaci di “servizio” di donazione, di messa a disposizione verso gli altri in nome di Gesù Amore. Vivere cosi spesso non sarà compreso, neppure dalle persone più vicine, creerà divisione. Questa divisione è già fuoco dell’Amore. Farsi spegnere questo fuoco per timore o per paura o peggio per vergogna è farsi spegnere dentro. Il fuoco diventa testimonianza stessa. Chi viene contro, chi accende la divisione se siamo noi vero fuoco di Amore prima o poi spegnere il fuoco della divisione per lasciarsi riscaldare anch’esso dall’Amore. Se non lo farà l’avremo fatto noi con loro, avremo accesso doppiamente il fuoco dell’Amore non lasciandoci svuotare da quello della divisione cedendo a compromessi.

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“L’AMORE E’ UN GRATTA CAPO INSPIEGABILE” (Trinità/C – Gv 16, 12-15)RIF

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Domenica della Trinità. Un bel gratta capo da spiegare. Puoi chiedere davvero a due innamorati perchè si amano? Le risposte saranno banali, perchè l’Amore vero non si spiega, si vive, è indecifrabile. La Trinità è un mistero di Amore, di relazione. Non è astratta da noi, ci siamo noi  uomini dentro, c’è Gesù che è uomo e Dio. Se decidiamo di entrare in piena relazione con questo mistero di Amore il nostro essere uomini, il nostro essere “essere relazionali” può cambiare, diventeremo Amore anche noi.

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“IN TE, NEL TUO CUORE, C’E’ GIA’ L’ANTIDOTO ALL’APATIA” (Pentecoste/C – Gv 14, 15-16.23b-26)

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Proviamo a pensare al respiro che si genera, bello ed affannoso, tra due innamorati quando sono stretti uno con l’altro. Unico ritmo, unica frequenza. Spostiamo questa cosa tra Dio e Gesù, l’Amore che Dio ha inviato nel mondo.  Bene, quello è lo Spirito Santo: il respiro profondo di amore tra Dio e Gesù…poi consegnato a noi. Questo respiro ora ci avvolge, riempie, di Amore, forza, passione, dinamicità. Spesso cerchiamo fuori di noi conferme, speranze, autostime, stimoli per combattere l’apatia che ci circonda. E’ già in noi, è questo meraviglioso respiro perchè noi siamo cristiani, unti con lo Spirito. Occorre solo destarsi, ritornare in questa relazione, sulla stessa frequenza e saremo noi dono dello Spirito, antidoto all’apatia, forza di Amore e Rivoluzione.

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“L’AMORE HA DUE MOVIMENTI: UNO IN DISCESA, L’ALTRO IN SALITA” (Ascensione/C – Lc 24,46-53)

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L’Ascensione è la benedizione sull’eterno legame tra la grandezza di Dio e la nostra fragilità umana. Gesù ascende al cielo, ma prima era disceso portando un pezzo di divinità nella nostra fragile umanità, amando e sanando. Ascendendo, essendo lui vissuto da uomo, porta in Dio, nella divinità, un pezzo di uomo. Dio non è più lo stesso, noi non siamo più gli stessi, abbiamo reciprocamente ciascuno un pezzo dell’altro. La preghiera, la fede, la vita di Amore è far si che questi pezzi si incontrino e producano frutti.

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“Io rudere posso diventare una casa di pace e bellezza per altri” – 6a di Pasqua/C (Gv 14, 23-29)

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Spesso guardando alla nostra vita siamo come dei ruderi, rovine senza pace su cui non vale la pena investire per restaurare. Eppure Gesù dice che se “osserviamo la Sua Parola” Egli ci trasformerà in sua casa. Noi rovine diventiamo casa di Dio? Si, per essere anche luce per altri. La condizione? Osservare la Parola. Non è essere ligi a regole o cose morali, fare o non fare qualcosa. Osservare la Parola è custodirla in se, accettare che essa è l’Unica Bellezza, l’Unica Parola Viva, di Amore, sulla mia fragilità. Il resto viene di conseguenza. Cosi diventerò io casa di Dio e diventerò pace vera che è armonia in me e fuori di me.

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“Divieto di apatia in un mondo bisognoso di amore” (Pentecoste, Anno B)

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Fonte: “maranatha blogspot”

 

DOMENICA DI PENTECOSTE – B

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,26-27; 16,12-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

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