“Ti taggo e ti lovvo come non mai” -Lc 9, 11-17 (Corpus Domini/C)

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CORPUS DOMINI – Su facebook “tagghiamo”, mettiamo “mi piace”, cuori per condividere frammenti belli. Gesù in questa scena ci ha taggati tutti, ha voluto che restasse in condivisione in tutti noi. Ha avuto preoccupazione dei nostri bisogni, ci ha amato. Ha chiesto a ciascuno di noi di mettere a disposizione il poco che abbiamo (cinque pani e due pesci) perchè Lui possa riempire i nostri bisogni e ci chiedi di consegnarci agli altri per riempire i bisogni degli altri. Diventa una condivisione continua, non su facebook, ma nella fatica realtà. Egli dal poco riempie donandosi perchè noi possiamo riempire gli altri donandoci con amore con tutti i nostri limiti e fatiche. E’ la moltiplicazione dei pani, la moltiplicazione dell’Amore.

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“L’AMORE E’ UN GRATTA CAPO INSPIEGABILE” (Trinità/C – Gv 16, 12-15)RIF

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Domenica della Trinità. Un bel gratta capo da spiegare. Puoi chiedere davvero a due innamorati perchè si amano? Le risposte saranno banali, perchè l’Amore vero non si spiega, si vive, è indecifrabile. La Trinità è un mistero di Amore, di relazione. Non è astratta da noi, ci siamo noi  uomini dentro, c’è Gesù che è uomo e Dio. Se decidiamo di entrare in piena relazione con questo mistero di Amore il nostro essere uomini, il nostro essere “essere relazionali” può cambiare, diventeremo Amore anche noi.

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“IN TE, NEL TUO CUORE, C’E’ GIA’ L’ANTIDOTO ALL’APATIA” (Pentecoste/C – Gv 14, 15-16.23b-26)

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Proviamo a pensare al respiro che si genera, bello ed affannoso, tra due innamorati quando sono stretti uno con l’altro. Unico ritmo, unica frequenza. Spostiamo questa cosa tra Dio e Gesù, l’Amore che Dio ha inviato nel mondo.  Bene, quello è lo Spirito Santo: il respiro profondo di amore tra Dio e Gesù…poi consegnato a noi. Questo respiro ora ci avvolge, riempie, di Amore, forza, passione, dinamicità. Spesso cerchiamo fuori di noi conferme, speranze, autostime, stimoli per combattere l’apatia che ci circonda. E’ già in noi, è questo meraviglioso respiro perchè noi siamo cristiani, unti con lo Spirito. Occorre solo destarsi, ritornare in questa relazione, sulla stessa frequenza e saremo noi dono dello Spirito, antidoto all’apatia, forza di Amore e Rivoluzione.

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“L’AMORE HA DUE MOVIMENTI: UNO IN DISCESA, L’ALTRO IN SALITA” (Ascensione/C – Lc 24,46-53)

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L’Ascensione è la benedizione sull’eterno legame tra la grandezza di Dio e la nostra fragilità umana. Gesù ascende al cielo, ma prima era disceso portando un pezzo di divinità nella nostra fragile umanità, amando e sanando. Ascendendo, essendo lui vissuto da uomo, porta in Dio, nella divinità, un pezzo di uomo. Dio non è più lo stesso, noi non siamo più gli stessi, abbiamo reciprocamente ciascuno un pezzo dell’altro. La preghiera, la fede, la vita di Amore è far si che questi pezzi si incontrino e producano frutti.

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“Io rudere posso diventare una casa di pace e bellezza per altri” – 6a di Pasqua/C (Gv 14, 23-29)

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Spesso guardando alla nostra vita siamo come dei ruderi, rovine senza pace su cui non vale la pena investire per restaurare. Eppure Gesù dice che se “osserviamo la Sua Parola” Egli ci trasformerà in sua casa. Noi rovine diventiamo casa di Dio? Si, per essere anche luce per altri. La condizione? Osservare la Parola. Non è essere ligi a regole o cose morali, fare o non fare qualcosa. Osservare la Parola è custodirla in se, accettare che essa è l’Unica Bellezza, l’Unica Parola Viva, di Amore, sulla mia fragilità. Il resto viene di conseguenza. Cosi diventerò io casa di Dio e diventerò pace vera che è armonia in me e fuori di me.

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“Il bello di sentirsi appartenere a Qualcuno” (4a di Pasqua/C – Gv 10,27-30)

pastore-con-greggeNel nostro vivere siamo spesso nel buio, nello smarrimento. Siamo come un gregge di pecore allo sbaraglio, abbiamo bisogno di un riferimento, una guida. Egli si fa pastore, dice che alla Sua Voce lo riconosciamo. Il cuore smarrito ha bisogno di una voce di Amore, alla voce giusta si riempie di calore e forza. Egli è la voce per noi, che si fa guida, proprio nelle tribolazioni, perchè se sappiamo resistere con Lui accanto nessuno ci toglierà questa relazione, che è forza. E’ una questione di appartenenza. Apparteniamo a Lui.

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“Anche l’amore debole può osare di più” (Gv 21, 1-19/ 3a Domenica di Pasqua C)

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L’amore ha vari gradi. Gesù dice con totalità “ti amo” (“agapo” dal greco), noi con Pietro rispondiamo un misero “TVB” (“fileo” dal greco). Egli ci abbraccia, scende a noi, accetta il nostro fragile “TVB” perchè possiamo riconoscere che solo Lui è Amore totale, possiamo capire che anche nella nostra fragilità, nella nostra frustrazione di non aver pescato nulla come Pietro, potremo ancora fidarci di Lui ed investire tutto noi stessi. Fidarci di Lui, del Vangelo, senza avere tutto chiaro può farci stupire e gridare anche noi “E’ Lui il Signore”.

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“Quando i nostri dubbi diventano occasione per rilanciarsi” (Gv 20,19-31) 2a di Pasqua/C

1530809_articoloTommaso ha un dubbio su Gesù. Grazie Tommaso, hai avuto il coraggio di prendere su di te i nostri dubbi. Troppo spesso ci crediamo dei “perfettini”, degli arrivati e dei saputelli. Questa è ideologia non fede. La fede è un rapporto di amore,  come tale si conquista, si combatte, si litiga, si discute, si hanno idee differenti, si scopre pian piano la bellezza dello stare insieme e dell’appartenersi reciprocamente. Il dubbio è l’occasione perchè la fede sia rilanciata. I nostri dubbi sono sacri se vissuti come ricerca continua e non come presunzione.

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“La speranza spesso è oltre ciò che appare” – Luca 24, 35-48 (Giovedì Ottava Pasqua)

vangeloLa Speranza è oltre ciò che appare, è oltre il mio tornaconto immediato, la Speranza è lanciare un ancora, con fiducia, in un mare infinito, certi che Cristo mi permetterà di aggrapparmi. Egli è l’Amore senza orizzonte, immenso e occorre abbandonarsi e fidarsi, solo cosi saremo rialzati dal nostro limite umano.

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“Oggi la sofferenza è chiamata a fiorire” – BUONA PASQUA (testo e video)

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